Turno 3: Kill the Kobolds!

Mappa: Mithral Mines

Tiefling Captain

Warlord Vincitore: Yuffie Kasiraghi (REDXIII)

Warband: Yuffie Kasiraghi (con +1 Armour e +1 Melee Weapon of Ghost Touch), Yuna (Rikka Angelic Avenger), Catfolk x2, Kobold Miner x12

Warlord XP/CP: +1000 XP (XP Totali 2250) / +1500 CP (CP Totali 3250)

Warlord Leveling: +1 liv.; +10 hp; +1 meele and ranged attack bonus; +1 Commander Rating

Luogotenente: Yuna (Rikka Angelic Avenger)

Luogotenente XP: +500 XP (XP Totali 500)

Luogotenente Leveling: -

Oggetti Magici Ottenuti: (Maj) +1 Melee Weapon of Reaching

Oggetti Magici Scambiati: (Med) +1 Melee Weapon of Ghost Touch

Kobold Sorcerer

Warlord Sconfitto: Kulkusneak (Zad)

Warband: Kulkusneak (con Boots of Acid Arrows ), Helmed Horror (con +1 Melee Weapon), Hell Hound, Kobold Miner x12

Warlord XP/CP: +250 XP (XP Totali 1500) / +250 CP (CP Totali 2000)

Warlord Leveling: -

Luogotenente: -

Luogotenente XP: -

Luogotenente Leveling: -

Oggetti Magici Ottenuti: (Med) +1 Melee Weapon of Acid

Oggetti Magici Scambiati: (Min) +1 Melee Weapon

 

Interludio: L'Alleanza con Tano Mortis il Negromanto

 

"Sputo stai un po' zitto che devo leggere questa strana missiva....". E Tano lesse il messaggio che gli era stato appena recapitato. Era scritto in draconico e un certo Kulkusneak chiedeva di poterlo incontrare per discutere di importanti e proficui progetti da compiere assieme. "Capo cosa c'è scritto? Un'altra importante missione? Chi dobbiamo vampirizzare stavolta?". "Taci o la prossima volta ti trasformo davvero in un apprendista zombi! Fammi finire di leggere!". Curioso. Chi mai aveva il coraggio di incontrare il più grande negromanto delle lande selvagge? Urgeva rispondere immediatamente. Tano si mise subito al PC e incominciò l'e-mail...ehm, Tano prese l'inchiostro e consegnò al messeggero una pergamena sulla quale aveva scritto che accettava questo incontro.

 

*****

 

In attesa della risposta del necromante Kulkusneak non rimase certo con le mani in mano. Mentre i suoi coboldi minatori ampliavano il nuovo rifugio sotto l'attenta direzione di Necrofilio, lo stregone richiamò a sé gli elementi più validi delle molte tribù del sottosuolo. In poco tempo formò una vera e propria banda di coboldi addestratissimi che chiamò Draghi di Kulku.

Questa guardia d'elite avrebbe servito il suo signore fino all'estremo sacrificio. Intanto anche il piano di conquista del villaggio di Morning Falls si stava sviluppando in modo perfetto. Il drago verde Fiele insieme a un contingente di coboldi guerrieri guidati da Dagon il Campione Rosso, impedivano a chiunque di lasciare il villaggio e nel contempo facevano in modo che nessuno potesse giungervi. I circa duecento abitanti erano ormai allo stremo delle forze. "Sse tutto va ssecondo quanto programmato molti di loro formeranno fra pochi giorni l'essercito di non morti con i quali conquisterò tutte le terre occidentali", disse Kulkusneak rivolto a Necrofilio. "Mio signore…??". Un coboldo minatore disturbò impunemente i sogni di conquista dello stregone: "Sspero per te che ssia una cosa importante altrimenti Necrofilio giocherà con la tua tessta". La risata del guardiano non morto gelò il sangue del povero coboldo…

"Ecco mio potente signore, questa è la stanza segreta che abbiamo scoperto durante gli scavi di un'ora fa" disse il tremante coboldo minatore a un euforico Kulkusneak. Si era proprio come aveva sospettato fin dall'inizio; il complesso sotterraneo in cui si trovavano era stato un tempo un avamposto duergar di "superficie" e la sala della forgiatura che avevano riaperto ne era la prova più evidente. "Necrofilio chiama i Draghi in sservizio e fai in modo che la sstanza venga passata al pettine", ordinò perentorio lo stregone.

Nel corso della loro esplorazione i Draghi di Kulku subirono numerose perdite dato che le micidiali trappole predisposte dai duergar non lasciarono loro alcuno scampo. Ma il gioco valse la candela poiché permise a Kulkusneak di entrare in possesso di una mappa che svelava la presenza di un'arma micidiale, forgiata molti secoli prima da un potente sacerdote duergar e nascosta all'interno delle antiche Miniere di Mithral....

 

*****

 

Finalmente giunse la tanto agognata risposta di Tano Mortis. Il necromante accettava di incontrarsi con Kulkusneak al calare della prossima luna presso le cascate di Morning Falls.

Lo stregone si recò all'appuntamento con Tano insieme a Necrofilio. Con una piccola dose di mirata ostentazione Kulkusneak era infatti sicuro che la presenza della sua guardia non morta sarebbe stata la mossa vincente agli occhi del mago necromante. E così fu…

"Ssono molto felice di incontrati o potente Negromanto. Il mio nome è Kulkusneak, ssignore dei Draghi di Kulku e conssigliere di tutte le tribù cobolde di quessti territori ssotterranei…". "Capo ma è un misero coboldo... A cosa può servirci il suo appoggio ma soprattutto perché dovrebbe servirci? E quel non morto mi pare molto dozzinale, un niente in confronto alla tua necromagia o potente malvagio…". "Taci idiota di un goblin! Se pronunci anche solo un'altra sillaba ti taglio la lingua e la dò in pasto a Pluto!". "Ti prego di scusare l’impudenza e la scortesia di Sputo. Purtroppo non ci sono più apprendisti validi su cui poter contare. Sono lieto di fare la tua conoscenza e sono ansioso di ascoltare l'affare che intendi propormi". Il loquace apprendista sembrò voler aggiungere qualcosa ma lo sguardo di Tano lo incenerì sul posto. Sputo reputò saggio starsene zitto qualche altro secondo…

Tano e Kulkusneak si allontanarono in disparte. "Caro Tano Vorrei che tu creassi per me un piccolo essercito di non morti con i cadaveri che ho, diciamo cossì, sseminato nel villaggio di Morning Falls...". Nel mentre Sputo e Necrofilio stavano parlando fra loro o meglio Sputo parlava e il non morto ascoltava perplesso: "Ehi!! Mi sembra di averti già visto da qualche parte; e quel tuo modo di esprimerti così strano...", disse il goblin. "Ecco! Ci sono!! Assomigli una cifra a Donzauker il cattivone di Daitarn III...". La guardia non morta stava seriamente pensando a un modo per togliersi la non vita...

"Ovviamente per te ho una ssplendida ricompensa. Il cadavere della bellisssima figlia del capo villaggio, con il quale potrai creare la tua perfetta compagna non morta" proseguì Kulkusneak. Al sentire queste parole Tano si convinse che l'affare sarebbe stato sicuramente vantaggioso; in definitiva creare qualche semplice non morto rientrava nella normale routine. "Sarò felice di mettere al tuo servizio le mie arti oscure o stirpe di drago, ma ti avverto che i costi dei componenti materiali necessari resteranno a tuo carico" replicò il necromante. "Non preoccuparti gran negromanto i miei minatori hanno già ottemperato al loro compito. Avrai tutte le gemme di onice nere che ti occorrono" continuò lo stregone. "Ti prego di accettare la mia osspitalità per qualche giorno in modo da concludere quanto prima il nosstro affare".

I due alleati lasciarono le cascate di Morning Falls diretti verso il quartier generale di Kulkusneak. Dietro di loro Sputo continuava a parlare con Necrofilio: "Mi spieghi un'altra cosa? Ma secondo te Banjo andava con Reika o con Beauty? O forse con tutte e due, magari contemporaneamente?". Necrofilio non aveva ancora trovato un modo per togliersi la non vita ma quello che più lo opprimeva era il fatto che forse non ne esisteva alcuno...

 

 

Report: Helmed Horror

Tano aveva fatto veramente un ottimo lavoro. Il contingente di non morti era ormai pronto e il negromanto lasciò Kulkusneak con la promessa di nuovi futuri progetti di conquista e con la ricompensa pattuita per i suoi servigi (il cadavere della figlia del capo villaggio di Morning Falls). Finalmente lo stregone coboldo poteva dedicarsi completamente al recupero dell'armatura animata forgiata dai duergar. "La prudenza non è mai troppa ed è bene che il necromante non ssappia di quessta mia importante sscoperta", pensava sempre Kulkusneak quando Tano poneva le sue acute domande; quesiti ai quali lo stregone si era sempre abilmente sottratto.

*****

 

"Forza maledetti sscarti di coboldo, non voglio passare la notte in queste umide miniere!" urlò Kulkusneak ai suoi infaticabili minatori. La meta era vicina; l'Helmed Horror, terribile macchina da guerra duergar, sarebbe stato finalmente suo. Grazie alla mappa rinvenuta per caso qualche settimana prima e decifrata a tempo di record, lo stregone sapeva dove andare a cercare l'oggetto dei suoi desideri. Da parte sua, il drago verde Fiele aveva fornito la preziosa gemma che avrebbe consentito di asservire completamente il potente costrutto. L'opale nero, una sfera perfetta e grande come un cuore umano, emanava sinistri riflessi d'ombra sulle pareti della miniera. "Quessta gemma mi è costata un occhio della tessta ma sono sicuro che non avrò a pentirmene", pensò Kulkusneak in preda ad una incontenibile eccitazione.

All'ennesimo colpo di piccone uno dei coboldi minatori sentì un suono metallico, seguito subito dopo da un getto di fiamme che lo investì in pieno. Di lui rimase solo un fetido ammasso di carne fumante. L'armatura dei duergar era stata ritrovata...

Kulkusneak avanzò di fronte all'Helmed Horror e, salendo su una piccola scala, inserì l'opale nero nella cavità toracica sinistra. Lo stregone sentì l'armatura animarsi: "Vieni a me potente cosstrutto. Io ssono Kulkusneak, colui che ti ha infuso una nuova vita, il tuo unico padrone al quale devi asssoluta obbedienza!" disse lo stregone in lingua duergar. L'Helmed Horror mosse i primi passi verso il coboldo e subito una luce accecante invase tutte le miniere. "Maledizione! Cosa diavolo sta ssuccedendo?" imprecò Kulkusneak. Con gli occhi ancora velati dal lampo improvviso lo stregone vide apparire in fondo alla caverna una creatura angelica armata con una spada di luce. I suoi intenti non erano sicuramente amichevoli, visto che si era levata in volo e che si dirigeva furiosa nella sua direzione. Come se non bastasse una dozzina di coboldi si stava inspiegabilmente rivoltando contro di lui. "Per tutti i draghi delle profondità, che cosa ho mai sscatenato? Con tali protezioni magiche è evidente che qualche potente entità vuole impedire che l'Helmed Horror cada in mani ssbagliate…", pensò un preoccupato Kulkusneak. "Non posso risschiare di perdere quesst'oggetto fantasstico, non ora che sono a un passo dal successso...".

Consapevole dell'inesperienza nell'uso della sua nuova arma, Kulkusneak preferì non correre rischi. Il successivo ordine che impartì al costrutto fu quello di uscire dalle miniere, eliminando qualunque cosa si parasse sulla sua strada. Lo stregone srotolò poi la pergamena magica che aveva portato con sé (un regalo dell'assistente di Tano a un sempre più esasperato Necrofilio). L'evocazione del segugio infernale gli sarebbe tornata sicuramente molto utile. Per sua sfortuna però, l'incantesimo trascritto sulla pergamena non era quello che si può definire un lavoro ben fatto. Il segugio infatti non obbedì affatto all'ordine di difesa richiesto da Kulkusneak e se ne andò a caccia di coboldi, lasciando il suo evocatore alla mercè del terribile angelo della morte. "Prima o poi dovrò fare due chiacchere con quel logorroico goblin", pensò con rassegnazione lo stregone mentre la spada della bionda creatura alata si abbatteva con forza sulla sua persona. Era venuto il momento di fuggire da quelle miniere prima che si trasformassero per sempre nella sua tomba.

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