Turno 4: Terreno Conteso

Mappa: Tiles

Interludio: In Soccorso di Tano

Giunto finalmente all'esterno della Miniere di Mithral, Kulkusneak fu felice di constatare che l'Helmed Horror aveva ubbidito al suo ordine. "Andiamo mio cosstrutto, dobbiamo allontanarci da qui velocemente". L'armatura animata prese lo stregone in braccio e spiccò il volo verso il suo quartiere generale.

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"Inetto di un apprendissta!! Hai anche il coraggio di farti rivedere!!", urlò Kulkusneak a Sputo non appena Necrofilio lo fece entrare nel salone delle udienze (il guardiano non morto "sbiancava" ogni volta che aveva a che fare con il logorroico goblin). "Ehi Donzauker ma perchè ce l'ha con me il tuo capo?" chiese stupito Sputo. Necrofilio non rispose limitandosi a scuotere la testa. "Ssei fortunato che il tuo padrone è un mio fedele alleato altrimenti ti avrei già dato in passto a Fiele! Nemmeno un ssemplice incantesimo di basso livello ssai trasscrivere!", disse un sempre più furioso Kulkusneak. "Quale grazia! E' un onore per me sapere che un potente stregone quale voi siete ha avuto la compiacenza di usare una delle mie pergamene. Per la verità era un regalo che avevo fatto a Necrofilio ma spero comunque che vi sia stata utile...". "Taci maledetto idiota!! Taci prima che cambi idea e ti faccia sstrappare la pelle centimetro dopo centimetro da uno dei miei Draghi!! Dimmi piuttossto dov'è Tano e cosa diavolo vuoi da me!!". "Ecco, appunto vostra coboldaggine. Il mio signore ha avuto diciamo... un piccolo contrattempo ed ora ha urgente bisogno del tuo aiuto. Ha incontrato una banda di energumeni che lo ha ridotto un po' malino... Beh si, via, diciamola tutta, giace moribondo in un fossato nelle vicinanze del villaggio di Dlobostok...". Kulkusneak non lasciò finire il tedioso goblin: "Tu rimani qui con il mio guardiano, inutile sscarto di mago, troverò da ssolo il tuo padrone". A quelle parole le gambe scheletriche di Necrofilio cominciarono a tremare...

Segue nel Capitolo IX di Tano Mortis il Negromanto: Ospitalità

Report: Guerra di Guerriglia

Dopo aver salvato la vita al suo oscuro alleato (lo stregone coboldo era sempre felice quando qualcuno restava in debito con lui), Kulkusneak volò fuori dal suo quartier generale insieme all'Helmed Horror, il potente costrutto che ormai era diventato la sua ombra. Quali nuove trame stava ordendo la sua mente diabolica? Nuovi piani di conquista o nuove interessate alleanze? Nulla di tutto ciò. Lo stregone voleva solo verificare la situazione presso il villaggio di Morning Falls. Qualche giorno prima Dagon il Campione Rosso gli aveva fatto pervenire un messaggio nel quale esprimeva la sua preoccupazione per le numerose azioni di guerriglia intraprese dalla resistenza contro il contingente militare coboldo. Un manipolo di uomini ben addestrati guidato da un certo Maresciallo Luthien aveva infatti causato diverse perdite fra le fila dei suoi guerrieri.

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Krekko e Wingo erano gli unici sopravvisuti della pattuglia in ricognizione e si guardavano bene dal mettere il naso fuori dai loro ripari. Le frecce di quell'elfo erano terribilmente precise. "Ma non capisci! Dobbiamo ritirarci subito prima che ci accerchino e ci impediscano la fuga!", disse Krekko all'altro coboldo. "Se usciamo da dietro questi alberi non andremo lontano!", replicò uno spaventato Wingo. La risposta ai loro dubbi arrivò dall'alto....

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Kulkusneak atterrò dietro i due soldati e chiese loro un immediato rapporto. "Mio Signore, siamo caduti in un'imboscata del Maresciallo Luthien", disse Krekko mentre s'inchinava in segno di rispetto allo stesso modo di Wingo. Una freccia fischiò allora sopra la testa dello stregone e si frantumò sull'armatura animata che restò ferma al suo posto in attesa di ordini. "Giustizierò perssonalmente questo impudente umano che osa ssfidare la mia autorità!", esclamò un irritatissimo Kulkusneak. Poi rivolto a Krekko: "Calza immediatamente questi sstivali magici ssoldato e al momento opportuno fanne buon uso!". Il coboldo non fu felice di quella responsabilità poiché più volte aveva visto le punizioni inflitte dallo stregone a chi falliva. Kulkusneak ordinò all'Helmed Horror di muoversi in volo e di spazzare via ogni avversario lungo la sua strada; prima di decollare il suo spadone fiammeggiante abbattè il lupo che aveva avuto il coraggio di caricarlo.

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Le frecce continuavano a sibilare all'interno della foresta e mentre un agonizzante Wingo pensava ancora a come sarebbe stato più opportuno rimanere al riparo, Krekko utilizzava al meglio gli stivali magici del suo Signore, riuscendo a ferire addirittura il Maresciallo Luthien. Kulkusneak già pregustava una facile vittoria ma non aveva fatto i conti con il passato. L'angelo incontrato nelle Miniere di Mithral apparve improvvisamente alle sue spalle, minacciando seriamente la sua incolumità. Stavolta però il bersaglio non era lo stregone coboldo ma lo stesso Helmed Horror! Distratto da questo improvviso quanto infausto evento, Kulkusneak si scordò dell'arciere nascosto a pochi metri di distanza. Una freccia giunse alla fine del proprio viaggio trapassando la sua spalla sinistra. Il buio calò sullo sfortunato stregone...

Intanto l'Helmed Horror era costretto a lottare anche contro la sua nemesi. L'angelo abbatteva con forza la sua spada sulla corazza del costrutto in un turbine di scintille e di acuti suoni metallici. Ma nulla poteva arrestare il compimento della missione affidatagli. Le magiche fiamme dello spadone costrinsero alla fuga il Maresciallo e bruciarono senza alcuna pietà la creatura angelica. Un'altra freccia del cecchino elfo però giunse nuovamente a segno...

Krekko si rialzò dolorante e si diresse verso lo stregone accasciato a terra. La sua finta morte era stata anche troppo convincente, degna di un vero attore di teatro. "Questa è la mia occasione!" pensava mentre perquisiva il cadavere del Signore Oscuro. I suoi occhi incontrarono l'opale al collo di Kulkusneak e nello stesso istante la sua avida mano si chiuse sull'affascinante gemma nera. I minuti che seguirono non fecero certo la fortuna dell'imprudente soldato coboldo...

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