Turno 4: Terreno Conteso

Mappa: Tiles

Tiefling Captain

Warlord Vincitore: Second Nameless One (Issen)

Warband: Second Nameless One, Jarblade (Xen'drik Champion), Orc Warrior x2

Warlord XP/CP: +500 XP (XP Totali 500) / +750 CP (CP Totali 750)

Warlord Leveling: -

Luogotenente: Jarblade (Xen'drik Champion)

Luogotenente XP: +250 XP (XP Totali Lt 250)

Luogotenente Leveling: -

Oggetti Magici Ottenuti: (Med) +1 Armour of Minor Cold Resistance

Oggetti Magici Scambiati: -

Cleric of St. Cuthbert

Warlord Sconfitto: Telor il Castigatore (Zad)

Warband: Telor (con Ring of Fortune Prevailing), Tordek Dwarf Fighter, Hill Dwarf Warrior x4

Warlord XP/CP: +250 XP (XP Totali 1000) / +250 CP (CP Totali 1000)

Warlord Leveling: +1 liv.; +10 hp; +1 meele and ranged attack bonus

Luogotenente: -

Luogotenente XP: -

Luogotenente Leveling: -

Oggetti Magici Ottenuti: (Med) Shirt of Swift Flight

Oggetti Magici Scambiati: (Min) +1 Shield

 

Report: Cancelli Dimensionali

 

Gocce di sudore imperlavano la fronte di Telor. Il chierico di St. Cuthbert iniziava a sospettare che non si trattasse della semplice presenza di uno spirito malvagio. Più volte aveva ricacciato quell'essere incorporeo nel suo sconosciuto piano di esistenza, ma dopo pochi minuti la stessa manifestazione si ripresentava ancora più forte sulle terre consacrate a Moradin. Qualche ora prima infatti, lasciando la locanda del Buon Riposo, Telor si era unito a un contingente di nani guidati da Tordek Rocciadura. Il capitano aveva espresso al chierico la sua richiesta: "Capelli d'Argento abbiamo bisogno della presenza del tuo simbolo castigatore. I nostri scout ci hanno riferito che alcune creature non morte si aggirano nei pressi dell’ingresso alla sacre tombe del nostro clan…". Telor aveva accettato di dare il suo aiuto senza pensarci due volte…

Lo spirito si stava materializzando ancora una volta e il chierico di St. Cuthbert non aveva più risorse per impedirlo. "Preparatevi a combattere!" disse Telor alla pattuglia di nani. Ciò che prese via via forma non era però una creatura non morta ma una tiefling in carne e ossa, un essere diabolico con i piedi caprini e due piccoli corni sulla testa. Come se non bastasse, nello stesso momento, un altro cancello dimensionale dietro di lei era varcato da uno strano drow e da due orchi urlanti. "Questi sono portali per un altro piano di esistenza, ecco perché non riuscivo a scacciare quella manifestazione", spiegò Telor ad un attonito Tordek; "Abbiamo di fronte avversari molto più pericolosi di comuni non morti. Che St. Cuthbert ci protegga…".

Tordek fece muovere le sue truppe in modo da occupare velocemente la piccola collina davanti a loro. Il fattore terreno poteva giocare un ruolo fondamentale nello scontro. I due orchi che si arrischiarono lungo le sue pendici furono infatti falciati dalle implacabili asce dei nani. Intanto Telor manteneva una posizione più defilata, cercando di capire quale sarebbe stata la prossima mossa della tiefling. Inaspettatamente venne però fatto bersaglio di una freccia scagliata con estrema precisione dall'arco del misterioso drow. Il dardo penetrò nel punto più debole della sua armatura, procurandogli una grave ferita al fianco sinistro. Mentre cercava di riordinare le idee (il dolore era insopportabile) il drow si mosse verso di lui e con un fendente della sua spada lo costrinse a terra: "Aspettami qui che con te non ho ancora finito", disse l’elfo dalla pelle scura. Gli occhi di Telor si velarono: "E' giunta la mia fine", pensò. Il chierico perse i sensi…

Fu St. Cuthbert a risvegliarlo dal sonno prossimo alla morte. La divinità era in piedi accanto al suo corpo e con autorità gli intimò di riprendere conoscenza. Come scosso da un fulmine che si abbatte sulla terra durante un furioso temporale, Telor si destò immediatamente. Credendolo morto la tiefling e il drow l'avevano lasciato lì dov'era caduto e avrebbero provveduto più tardi a depredarlo dei suoi averi. Al momento era molto più divertente torturare i due nani che avevano fatto prigionieri.

Il chierico si rese conto di aver perso troppo sangue e di non poter reggersi in piedi. Cercando di non udire le urla di dolore di Tordek e dell'altro nano, si trascinò a fatica fino al greto del fiume che scorreva lì vicino e si lasciò portare via dalla corrente. Qualche chilometro più a valle decise di riprendere la riva: "Devo cercare un luogo in cui nascondermi altrimenti non gli sarà difficile raggiungermi…". Raccogliendo le ultime forze si rimise in piedi e, cancellando nel miglior modo possibile le tracce lasciate, si diresse verso un anfratto roccioso che aveva notato fra la vegetazione. Dentro la piccola grotta lo scheletro di un elfo giaceva in mezzo alle pietre in posizione supina, forse ucciso da un violento colpo alla testa. Sotto l'armatura arrugginita dal tempo indossava una maglia di acciaio elfico di squisita fattura. Telor, che cominciava a sentire molto freddo, la indossò, benedicendo nel nome di St. Cuthbert l'anima dello sfortunato guerriero. "Coraggio, non è ancora finita", pensò il chierico: "E' necessario che mimetizzi in qualche modo l'ingresso della caverna…". Qualche minuto dopo, uno stremato Telor cadde preda di un sonno profondo.

Ancora una volta St. Cuthbert era giunto in suo aiuto. Ma quante altre sconfitte avrebbe dovuto subire prima di arrivare alla meta?

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